Antonello Recanatini, classe 1968, vive a Roseto degli Abruzzi. Più di venti anni fà era la chitarra e voce degli Sly Six (di Roseto - con Claudio Di Nicola alla batteria e Francesco Polcini al basso). Negli anni '90 si integra con gli Hidden Sins (di Teramo - poi diventati Straker's nephews) ed infine cura oggi il suo progetto acustico solista in contemporanea all'attività dei Pre-Cog in the bunker in duo con la sua compagna. Leggiamo l'intervista per Teramorock. Antonello, sei un songwriter, rocker, videoartista, appassionato di letteratura fantascientifica. Qual'è il filo che lega queste attitudini? Direi la sinergia che si crea fra passato e futuro. Sono ciò che la vita mi ha dato, e sarò' o cercherò' di essere ciò che la vita, le mie esperienze i miei interessi mi daranno. Con purezza e sincerità', come la definisco io con una attitudine Punk. Aggiungo il fatto di avere delle idee, averle per me e' importante. Nel panorama italiano, questa scarsezza di idee pervade tutto, non solo l'arte in generale, ma anche la vita sociale e politica della nazione stessa.
Di cosa parla di solito la musica che scrivi? (Quella da solista e quella con i PreCog in the Bunker). I testi delle mie canzoni, spesso sono caratterizzati da un linguaggio caro alla letteratura di fantascienza, ma non solo, anche al Cinema altra mia grandissima passione, sia dal punto di vista emotivo che tecnico. Un linguaggio il più' poetico possibile, come solista in tal caso la definizione di folksinger Sci-Fi, coniata per me, calza a pennello, ed anche nel mio progetto in elettrico, Pre-Cog In The Bunker. Io tento di esprimere una poeticità' fantascientifica, se cosi posso dire, tale poeticità' nella produzione letteraria o almeno in certe fasi della mia produzione (Combat Reading) viene fuori meno, per me la letteratura deve essere violenta, utilizzare linguaggi nuovi, brutali, un linguaggio crudo, mediato dalla strada, di rottura, come un pugno in faccia, perché' altrimenti ad essere troppo melensi, non si comunica nulla o non rimane nulla. Se Leopardi vivesse ora scriverebbe cosi, secondo me.
Cosa rappresenta esattamente per te il mondo letterario di Philip Dick? Il mondo letterario di Dick ha cambiato la mia vita, come ha fatto la musica. Le mie letture di fantascienza iniziano con 1984 di Orwell, poi la scoperta Dick, e Asimov, aggiungerei. I tanti libri letti hanno sicuramente influenzato la mia produzione musicale, ma anche quella di videomaker e scrittore. Dick ha scritto moltissimo, mantenendo una qualità' eccellente durante il corso della sua carriera, rivoluzionando e ispirando la letteratura internazionale ed il cinema, ho letto moltissimi suoi libri. Le infinite trovate narrative e profetiche fanno di Dick uno scrittore geniale, scrive benissimo, crea trame geniali, e' innovativo, ironico, profetico e filosofico, ma anche impegnato, come scrittore di fantascienza analizza la società' e ne mette a nudo i difetti, i pochi pregi, le contraddizioni e spinge a porci domande, poi le droghe, l' I-Ching, la filosofia, gli alieni, i media, un mondo complesso che fa di lui uno scrittore del quale una volta iniziata la frequentazione, non se ne può' più' fare a meno. Cosi e' per me. Cosa volevi dire con l'espressione "Abruzzo invented punk"? Una provocazione, ed una “assurda” convinzione che il Punk sia nato in Abruzzo; ma anche una citazione, “J'e 'so punk”, e' un' espressione coniata dal mio amico Marco Trentini, bassista degli Hidden Sins, band della quale sono stato chitarrista agli inizi degli anni 90. Tale espressione fa parte da anni della mia vita, spero di esternarla con ciò che faccio, la ripeto spesso, l'ho scritta in una mia poesia intitolata Ferie. Je so Punk, e' diventato un motto comune fra me ed i miei amici, e' stato lo spunto per il titolo del mio ultimo Album acustico, Abruzzo Invented Punk, che vede la collaborazione di altri musicisti della scena teramana (Andrea Marrama', Claudio e Danilo Di Nicola, Miriam Di Sabatino e Giancarlo Di Marco) edito dalla Nova Feedback Records, di Danilo Di Feliciantonio. Io non ho ancora sentito Lombardia invented punk, a me e' venuta questa idea, la trovo tuttora interessante, lo confesso sono un fan di questa regione, ma nel particolare vuole essere un omaggio a tutti gli amici corregionali che hanno condiviso e condividono con me passioni, musica ed interessi. Punk Never Dies, Abruzzo Invented Punk. InterUltimo disco, libro, film, videogame passato per le tue mani? Disco: Ogni ultimo disco di L. Cohen. Libro: We can build you, di p.k.dick Film: Shadows and Lights di S. Dwoskyin Videogame: Tetris C'è una domanda che ti piacerebbe ti venisse rivolta? Cosa pensi degli artisti? A me gli artisti stanno sul cazzo, io sono per gli scienziati e per Gerry Kasparov. ------------- Intervista di Fabio Cost.
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Dicembre 2023
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