gasparazzo, 2003 [reggio emilia-teramo]
(Indie rock popolare)
BIO:
Il progetto Gasparazzo nasce nel 2003 come laboratorio sperimentale di rumori, suoni e canzoni. L' assetto rock, le elettroniche minimali ed un animo popolare alimentano la macchina sonora. Senza schemi e precisi riferimenti musicali la band si trova a suonare in giro e rappresentare uno stile di vita libero, reattivo, aperto e “presente“. Vince il primo premio “Augusto Daolio 2003“ a Reggio Emilia e il primo premio al “Festival delle arti 2005“ a Bologna. I contenuti testuali e le sonorità meticce del gruppo piacciono ad associazioni, enti, e movimenti che coinvolgono Gasparazzo in progetti di solidarietà, attivismo e recupero della memoria storica. La band, oltre che in giro per l' Italia, suona in Albania, Costa D' Avorio, Germania e Algeria. Nasce “Rosso Albero“, un album sulla resistenza antifascista emiliana, poi “Sabbia e libertà“ un Dvd/Libro che racconta del viaggio del quartetto nel deserto del Sahara a fianco dei musicisti ed attivisti dei campi profughi Saharawi. Brani del gruppo vengono inseriti in compilation tedesche in seguito ai fragorosi concerti di Dachau, Monaco, Francoforte, Berlino. La ricerca musicale ed umana porta al confronto con altre realtà artistiche e nascono collaborazioni col mondo del teatro, del documentario, del cortometraggio e dell' educazione. |
Musiche originali vengono composte per il documentario
“Perché le donne non fanno la guerra“ di Nannavecchia/Pecorari e spettacoli di De Carlo/Tesauri come “Alfabeto ossessivo della memoria e dell'oblio“ oltre a numerosi cortometraggi. I laboratori di rumoristica e doppiaggio portati nelle scuole da alcuni componenti della band sono una vera particolarità. L' esperienza extra-musicale e girovaga anima i contenuti dei testi mentre il gusto per la ricerca colora i suoni dei Gasparazzo che ha sempre lavorato di istinto evitando cliché stilistici. La passione per la festa e l' energia scaldano le atmosfere che si possono respirare con “Siesta“ cover di Bobby Solo tanto trasmessa da Caterpillar di Radio2. Il nome del gruppo è un tributo a Roberto Zamarin ed al suo geniale fumetto. Il terzo disco “Obiettivo sensibile“, che arriva dopo “Tiro di classe“ e “Fonostorie“, ascoltato con attenzione, è un viaggio attraverso le avventure della band. Suonato in presa diretta così come sono vissute le esperienze che vede il gruppo protagonista. La formazione vede Alessandro Caporossi alla voce, percussioni e chitarra, Giancarlo Corcillo alle tastiere e fisarmonica, Lorenzo Lusvardi alla batteria, Generoso Pierascenzi alle chitarre e Roberto Salario al basso elettrico e contrabbasso. Informazioni sul sito www.gasparazzo.it |
Formazione:
Alessandro Caporossi - Voce
Giancarlo Corcillo - Fisarmonica/tastiere
Generoso Pierascenzi - Chitarre
Matteo Cimini - Batteria
Roberto Salario - Basso elettrico/Contrabbaso
ex:
Lorenzo Lusvardi - Batteria
Alessandro Caporossi - Voce
Giancarlo Corcillo - Fisarmonica/tastiere
Generoso Pierascenzi - Chitarre
Matteo Cimini - Batteria
Roberto Salario - Basso elettrico/Contrabbaso
ex:
Lorenzo Lusvardi - Batteria
Pubblicazioni:
-Tiro di classe, 2007 (Terracalda/Self)
-Fonostorie, 2010 (Gasparazzo/Goodfellas)
-Obiettivo sensibile, 2012 (Autonomix/Venus)[2]
-Esiste chi resiste, 2012 (Materiale resistente)
-Tiro di classe, 2007 (Terracalda/Self)
-Fonostorie, 2010 (Gasparazzo/Goodfellas)
-Obiettivo sensibile, 2012 (Autonomix/Venus)[2]
-Esiste chi resiste, 2012 (Materiale resistente)